E quando divento difficile, con paure strette e pensieri confusi, tu smetti di conoscermi, mi chiudi in una scatola e vai via. Scegli te stessa, arretrando in fretta dinanzi alla mia forma distorta dal dolore.
L’amore ha parole così diverse da quelle che ama raccontare, così che ho vergogna di desiderare.
Una volta ti dissi
Una volta ti dissi:
non arrabbiarti, amore,
s’io sono diversa.
Forse sono una colonna di fumo,
ma la legna che sotto di me arde
è la legna dorata dei boschi,
e tu non hai voluto ascoltarmi.
Guardavi la mia pelle candida
con l’incredulità di un sacerdote,
e volevi affondarvi il coltello
e così la tua vittima è morta
sotto il peso della tua stoltezza,
o malaccorto amore.
Prendevo in giro l’ebrietà della forma
e sapevo che ero di lutto,
eppure il lutto mi doleva dentro
con la dolcezza di uno sparviero.
Quante volte fui scoperta e mangiata,
quante volte servii di pasto agli empi;
e anche tu adesso sei empio,
o mio corollario di amore.
Dov’è la tua religione
per la mia povera croce?– Alda Merini