Come un foglio bianco mi accartoccio e lascio trascinare via, la strada mi scriverà qualcosa addosso. Calpestata da un viandate, tirata con un calcio da una bimabana dalle trecce rosse, annusata da un cane al guinzaglio, trasformata in una barchetta di carta o un cappellino proprio come faceva mia nonna. E poi quella carrezza nodosa che mi dava la sera prima di andare via. Ci vediamo domani, c’è scritto ora su quel foglio.
I fogli bianchi sono la dismisura dell’anima
e io su questo sapore agrodolce
vorrò un giorno morire,
perché il foglio bianco è violento.
Violento come una bandiera,
una voragine di fuoco,
e così io mi compongo
lettera su lettera all’infinito
affinché uno mi legga
ma nessuno impari nulla
perché la vita è sorso, e sorso
di vita i fogli bianchi
dismisura dell’anima.Alda Merini