Lasciami entrare. Lasciami vedere un giorno come vedono i tuoi occhi

«Ci sono fiumi metafisici, lei vi nuota come quella rondine sta nuotando nell’aria, girando allucinata attorno al campanile, lasciandosi cadere per poi alzarsi più alta di slancio. Io descrivo e definisco e desidero quei fiumi, lei vi nuota. Io li cerco, li trovo, li guardo dal ponte, lei vi nuota. E non lo sa, proprio come la rondine. Non ha bisogno di sapere come me, può vivere nel disordine senza che alcuna coscienza di ordine la trattenga.»
Il gioco del mondo (Rayuela) – Julio Cortázar

Ho ancora stretta tra le dita la lista dei libri che un giorno mi dicesti di acquistare.

In libreria la tua voce mi ha raggiunto al telefono, la tua segretaria ti reclamava, la riunione sta per riprendere. La sua voce lontana e scomoda. Arrivo, hai risposto. Non a me. Non qui.
La libreria del marchio rosso, così diversa da quelle che ci sono nella tua città. La tua città dalle moltitudini in cui tutti perdono un po’ di sé. La tua voce distratta recita a memoria una frase de ‘Il gioco del mondo’, scandisce le parole di Julio Cortázar. Sorridevo imbarazzata, nelle mani il cuore che avrei voluto mostrare a tutti. Portarti in giro orgogliosa per tanta bellezza. Avrei acquistato quelle parole in una libreria del centro che non sapeva delle tue parole al mio orecchio, della tua invadente segretaria, della tua riunione e della mia attesa. Mi ero lasciata il plastico freddo dell’aria condizionata e stringevo al petto il tuo regalo su commissione. Stringevo al petto le parole di Cortázar, non sapevo che un giorno avrei chiesto in prestito le parole delle sue poesie per raccontare la nostalgia di te, il mio abbandono, il rimpianto, l’assenza. Ma come scrivo sempre, questa è un’altra storia. Tu prima di chiudere mi hai detto: lasciami vedere un giorno come vedono i tuoi occhi.

«Quel disordine è il suo ordine misterioso, quella bohème del corpo e dell’anima che le spalanca le vere porte. La sua vita non è disordine come per me, sotterrato in pregiudizi che disprezzo e allo stesso tempo rispetto. Io, condannato ad essere assolto irrimediabilmente dalla Maga che mi giudica senza saperlo.
Ah, lasciami entrare, lasciami vedere un giorno come vedono i tuoi occhi.» Il gioco del mondo (Rayuela) – Julio Cortázar

https://youtu.be/8UVNT4wvIGY

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